“Ci si può drogare di cose buone ed una di queste è certamente lo sport.”

Con questa bella citazione del grande Alessandro Zanardi potremmo riassumere lo spirito di una persona che non si può che definire drogato di sport, che ti può capitare di incrociare sul Po tutti i giorni a tutte le ore.

Ed è così che alle 10 di domenica mattina, per pura passione e sfida personale, mentre le società svolgevano i tradizionali allenamenti di fondo sulla distanza dei 3.000 metri, l’inossidabile Romano Uberti, rimontando sul proprio skiff il numero utilizzato due settimane prima nel corso della Silver Skiff, è partito per la Skiff Marathon, equivalente a 4 volte il percorso della Silver Skiff, a coprire la distanza di 42,195 km.

In questa avventura, che Romano auspica possa diventare un nuovo appuntamento in una città che grazie alla Silver Skiff ed all’Inverno sul Po è divenuta patria dell’endurance, si sono cimentati altri due atleti, anch’essi Master, cui va un grande plauso per l’impresa realizzata: Cristina Rasario, del Cus Torino, e Giovanni Boffa, della Canottieri Caprera.

I tempi fatti registrare sono stati ottimi e ben più bassi rispetto le aspettative dei rispettivi skiffisti: per Romano 3 ore e 27 minuti, per Cristina 3:54:00, per Giovanni 3:59:00.

Saputo attraverso il passaparola dell’impresa che si sarebbe svolta, durante il percorso sono stati numerosi gli amici canottieri che hanno voluto incitare, supportare e complimentarsi con gli atleti: chi lanciava una voce dal terrazzo della rispettiva società, chi accompagnava gli skiff lungo il percorso in singolo o su qualche altra barca, chi ha seguito il tutto da riva in bicicletta.

Insomma, come sempre lo sport unisce.

Complimenti a tutti, quindi, ed appuntamento al prossimo anno, ufficiale od ufficiosa che sia la manifestazione.

Perché non dobbiamo dimenticarci che le distanze sono un concetto relativo, che i limiti sono solo nella nostra testa, e che 23 anni or sono la Silver Skiff e nata proprio così.

 

 

ALESSANDRO POLATO